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Autore: Giovanni Runchina

  • Come rendere efficiente il ciclo attivo

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    Come rendere efficiente il ciclo attivo

    Ottimizzare questo processo è vitale per rendere gli incassi tempestivi e aumentare soddisfazione e fidelizzazione dei clienti. Paghiamoci ti offre un set di strumenti per automatizzarlo e renderlo più ordinato ed efficace. Con il termine ciclo attivo si intende l’insieme di operazioni che riguardano il rapporto tra un’azienda e i suoi clienti in relazione alla vendita a questi ultimi di un prodotto o servizio e determinano i crediti commerciali di un’impresa. Questo processo si articola in varie fasi e va dalla presa di contatto sino al pagamento che comprende fatturazione e incasso per l’erogazione del bene o servizio pattuito. Fra questi due estremi vi sono una serie di passaggi intermedi di estrema importanza: la predisposizione di un preventivo, l’effettuazione e conferma di un ordine, l’evasione dell’ordine, la gestione delle contestazioni. Tanto più queste fasi sono svolte con precisione e in maniera coordinata e tanto più l’intera fase sarà efficiente e centrerà gli obiettivi: rendere gli incassi più tempestivi e incrementare il cash flow aziendale incidendo positivamente sulla liquidità e la solvibilità dell’azienda e di conseguenza sulla sua tenuta e il suo sviluppo. Conosciuto con l’acronimo di OTC (Order To Cash), il macro processo in questione coinvolge inoltre diversi reparti aziendali. Quali sono gli errori più comuni che si commettono nella gestione del ciclo attivo? Solitamente gli errori più ricorrenti nella gestione del ciclo attivo riguardano: Quali sono gli effetti di una cattiva gestione del ciclo attivo? La cattiva gestione del ciclo attivo può causare vari problemi di differente ordine e complessità: rimanenze o problemi di magazzino, farraginosità nell’incassare i pagamenti, perdita di controllo nel processo di emissione delle fatture, tensioni nel rapporto con i clienti con l’incremento delle contestazioni e la conseguente insoddisfazione sino a giungere alla perdita dei clienti. Quali sono gli effetti di una buona gestione del ciclo attivo? La gestione efficiente e ottimizzata del ciclo attivo ha molteplici riflessi positivi sull’azienda e sul suo stato di salute complessivo: In che modo “Paghiamoci” rafforza il ciclo attivo di un’azienda? L’ingresso nel network “Paghiamoci” determina benefici anche sul ciclo attivo di un’azienda. Obiettivo conseguito in vari modi grazie a un ampio e vario set di strumenti messi a disposizione di ciascun aderente. Il sistema di gestione e di monitoraggio centralizzato dei crediti commerciali presente in piattaforma consente di caricare e visualizzare le fatture in modo semplice, tenere sotto controllo i pagamenti in tempo reale e creare procedure personalizzate, efficaci ed efficienti verso i propri clienti in modo tale da accorciare il tempo necessario a incassare i crediti e migliorando il flusso di cassa. Gli algoritmi proprietari e l’uso dell’IA consentono di scandagliare i flussi finanziari all’interno della rete e sono in grado di sbloccare cicli e catene di pagamenti che si auto sostengono senza il bisogno di ricorrere a finanziamenti esterni. La liquidità intrappolata diventa così una risorsa preziosa grazie a questa sorta di navigatore che identifica i percorsi più efficienti per il pagamento delle fatture. Ciò riduce drasticamente i tempi di pagamento e gli insoluti, migliorando ulteriormente il cash flow. Un altro prezioso alleato è il servizio di Dynamic Discount, altamente personalizzabile, che consente alle aziende di beneficiare di sconti e incentivi per i pagamenti anticipati delle fatture. Infine l’assistente virtuale configurato all’interno di Paghiamoci e alimentato dall’intelligenza artificiale è in grado di erogare supporto e consulenza finanziaria, fornendo preziosi suggerimenti per la gestione ottimale del ciclo attivo.

  • Bflows tra le startup “payments” più promettenti d’Europa secondo Sifted e il Financial Times 

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    Bflows tra le startup “payments” più promettenti d’Europa secondo Sifted e il Financial Times 

    La fintech che ha creato “Paghiamoci” inserita all’interno del report pubblicato di recente dalla piattaforma di analisi del prestigioso quotidiano economico. I dettagli nell’articolo.  Bflows tra le imprese early-stage più promettenti a livello europeo nell’ambito del settore dei pagamenti. A dirlo è Sifted, una tra le più importanti ed autorevoli voci sul mondo dell’innovazione a livello globale, facente capo al Financial Times, che offre analisi e report mirati a professionisti del settore finanziario come Banche, VC, fondi di investimento solo per citarne alcuni. Un riconoscimento di grande rilievo che colloca la nostra fintech all’interno dell’elenco ristretto di 98 aziende europee, di cui solo 4 italiane, che Sifted consiglia ai propri abbonati di tenere d’occhio in relazione all’apertura di nuovi round di investimento. La ricerca – frutto di un’attenta analisi basata su parametri come solidità del team, innovazione, impatto sul mercato e visione strategica –  è inserita nel quadro più ampio del report “Payments 2024” dedicato al mondo fintech europeo. Il rapporto è disponibile nella versione integrale unicamente agli abbonati di punta di Sifted; tra questi spiccano nomi di primo piano nel mondo del venture capital come Index Ventures e LocalGlobe. Essere annoverati tra le realtà più meritevoli agli occhi di un’istituzione autorevole come Sifted, in un ecosistema fintech estremamente competitivo e all’avanguardia, quale quello del Vecchio Continente, non può pertanto che spronarci a fare sempre meglio e di più per poter realizzare appieno il nostro ambizioso percorso di crescita. Come sottolinea Roberto Spano, presidente di Bflows: «Per noi, founders e team di Bflows, è un grande onore essere stati selezionati dagli analisti di Sifted tra le più promettenti startup d’Europa della nostra industry. Abbiamo recentemente chiuso un importante aumento di capitale con prestigiosi investitori e partner industriali di caratura internazionale e sebbene non si tratti di un Round paragonabile in termini di dimensione ai round chiusi nell’ultimo anno da alcune delle aziende della lista nate su mercati più “ricchi”, ma abbastanza per accompagnare la crescita del nostro modello di network finance in Italia e per preparare la scalabilità a livello Europeo in vista di un Round A di dimensioni finalmente Europee. Per questo continueremo a lavorare sodo come fatto finora». Vi terremo aggiornati sui prossimi, entusiasmanti sviluppi. Stay tuned!

  • Bflows tra gli sponsor del convegno sulla SCF

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    Bflows tra gli sponsor del convegno sulla SCF

    La fintech che ha progettato “Paghiamoci” tra le aziende che sostengono l’iniziativa pubblica che si terrà domani a Milano sul futuro delle soluzioni per finanziare il capitale circolante. Partecipazione in presenza e in streaming. I dettagli nell’articolo. Bflows, la fintech che ha sviluppato “Paghiamoci” e tra le realtà in prima linea nell’ambito di soluzioni innovative per la gestione aziendale, è tra gli sponsor di “Supply Chain Finance: un nuovo aumento del tasso d’interesse”, il convegno che si terrà domani, martedì 19 marzo a partire dalle 9 in via Durando 10 a Milano nell’aula “De Carli”- Campus Bovisa del Politecnico. L’iniziativa dell’ Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano, si inserisce nel novero di attività portate avanti dal 2013 con l’obiettivo di generare e di condividere la conoscenza delle soluzioni di Supply Chain Finance a beneficio di aziende e pubbliche amministrazioni così da aiutarle nella ricerca di modalità per ottimizzare il capitale circolante e l’accesso al credito. La giornata sarà divisa in quattro momenti: dopo l’apertura dei lavori e i saluti istituzionali ci sarà un focus su “Il Mercato del Supply Chain Finance” con vari approfondimenti; a seguire “L’evoluzione normativa per il SCF”; subito dopo “La trasformazione digitale e sostenibile del Supply Chain Finance”. Chiusura dedicata a “SCF Megatrends”. Interverranno numerosi docenti e esperti del settore. Nel corso del convegno saranno illustrati i risultati della ricerca 2023/2024 dell’Osservatorio SCF e sarà approfondito il rapporto del settore con il contesto macroeconomico attuale. La partecipazione è gratuita (in presenza e in streaming) per informazioni dettagliate e registrazione consultare il sito dedicato.