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Autore: Giovanni Runchina

  • Rafforza l’Ebitda con Paghiamoci

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    Rafforza l’Ebitda con Paghiamoci

    Un risultato che si raggiunge grazie all’efficientamento della gestione ordinaria dell’impresa garantito dagli strumenti presenti in piattaforma. L’Ebitda – acronimo inglese di Earning Before Interest Tax Depreciation Amortization e tradotto in italiano utile prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti – è un indicatore della redditività e del valore di un’azienda che si calcola a valle della riclassificazione del conto economico. Quest’ultimo procedimento ha l’obiettivo di: Una volta effettuata la riclassificazione, il calcolo dell’Ebitda è semplice perché si ottiene con una semplice sottrazione: Ebitda = valore della produzione – costi operativi (struttura, materie prime, personale, servizi) – accantonamenti La differenza con il Margine Operativo Lordo (MOL) è rappresentata unicamente dagli accantonamenti che nell’Ebitda sono già dedotti e quindi già considerati nel risultato, mentre nel MOL non lo sono. In molti casi questa differenza, che è riassumibile nella formula MOL – Accantonamenti = Ebitda, non trova applicazione e si tende di fatto a far coincidere i due indicatori, assimilando l’Ebitda al MOL (valore della produzione – costi operativi). Ma al di là delle modalità di calcolo è fondamentale essere consapevoli che l’Ebitda permette di misurare la capacità dell’azienda di generare profitti attraverso la propria attività imprenditoriale, prendendo però in esame solo la componente operativa (il valore della produzione) ed escludendo i fattori eccezionali, non ricorrenti nel tempo, oppure legati alla gestione finanziaria e fiscale.Si tratta comunque di una voce importante nel contesto dell’analisi di bilancio perché quantifica il margine che rimane all’impresa dopo avere sostenuto i costi esterni e del personale, ovvero i costi operativi che comportano uscite di cassa. Le risorse restanti dopo tali esborsi devono servire per soddisfare vari bisogni, come, ad esempio: Come tutti gli indicatori, l’Ebitda è utilizzato per estrapolare il maggior numero di informazioni possibili contenute all’interno di un bilancio. In particolare permette di: Quali sono i vantaggi derivanti da un buon Ebitda? In generale, un buon Ebitda sta a indicare che l’impresa è in salute dal punto di vista economico; ciò a sua volta significa che l’azienda: L’impatto di “Paghiamoci” sull’Ebitda “Paghiamoci” aiuta a rendere efficiente la gestione dei crediti commerciali e migliora il cash flow con strumenti quali la Network Finance e il Dynamic Discount; inoltre organizza una base dati imponente che può essere usata sia per assumere decisioni ponderate che per applicare politiche di gestione del credito personalizzate. Tutti elementi che, singolarmente e in combinata, influiscono positivamente anche sull’Ebitda. In particolare: 1- La gestione efficiente dei crediti commerciali tramite “Paghiamoci”: 2- Il miglioramento del cash flow grazie a “Paghiamoci” ha due conseguenze: a. Rafforza la capacità di investimento. Un buon cash flow permette di investire in progetti di crescita o in miglioramenti operativi senza bisogno di finanziamenti esterni. Inoltre tali investimenti possono determinare un incremento dell’efficienza operativa abbattendo i costi e rafforzando in tal modo l’Ebitda; b. Condizioni di pagamento migliori. Un cash flow robusto consente all’azienda di spuntare migliori condizioni di pagamento con i fornitori tra cui, ad esempio, sconti per pagamenti anticipati che riducono i costi di acquisto e, conseguentemente, migliorano l’Ebitda.

  • «Paghiamoci è una manna dal cielo»

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    «Paghiamoci è una manna dal cielo»

    Le parole di Fabio Martis, impiegato amministrativo dell’azienda De Gioannis che ha incrementato notevolmente qualità, quantità e accuratezza del suo lavoro quotidiano grazie ad alcune importanti funzioni della piattaforma come il portale cliente e i flussi di lavoro automatizzati. «Paghiamoci è una manna dal cielo». Fabio Martis, impiegato amministrativo nell’azienda De Gioannis ha sperimentato direttamente i benefici legati all’utilizzo della piattaforma. Con uno slogan: più lavoro in minor tempo. E questo grazie soprattutto a due funzioni: workflow e portale cliente. La prima permette di creare flussi di lavoro su misura e di automatizzare funzioni ripetitive come promemoria e solleciti legate alle fatture emesse; la seconda, invece, è un vero e proprio estratto conto interattivo inviabile al cliente col quale si riepiloga la situazione relativa a una o più fatture consentendo un pagamento facilitato. «Ho potuto automatizzare funzioni di routine e per noi comunque vitali come i solleciti e i promemoria verso i clienti che sono numerosissimi. Adottando Paghiamoci ho ridotto enormemente il dispendio in termini di ore per questa attività, ho risparmiato i 2/3 del tempo che mediamente impiegavo per fare tra l’altro solo parzialmente le cose che faccio ora». L’impresa in cui lavora, nata dall’intuizione dalla lungimiranza dell’ingegner Giorgio Capra, conta 13 dipendenti ed è, da oltre 40 anni, un punto di riferimento nell’isola nell’ambito della sicurezza, con svariate centinaia di clienti. Le incombenze sono tantissime e le funzioni di Paghiamoci hanno notevolmente migliorato qualità e accuratezza ne quotidiano. «Prima di conoscere Paghiamoci che mi è stato illustrato da un nostro fornitore di servizi – continua Martis – in un mese non inviavo resoconti a tutti i clienti mentre adesso, in un’ora o poco più, riesco a raggiungerli tutti quelli che voglio in maniera mirata con flussi di lavoro personalizzati. In più ho una schermata che mi consente di avere l’intero ventaglio di azioni portate avanti (stato delle fatture, comunicazioni inviate) in modo centralizzato». Un resoconto sempre aggiornato che permette inoltre di creare politiche di gestione del credito su misura: «Riesco a fare molte più cose, in minor tempo e con maggiore accuratezza, abbiamo moltissimi clienti, gli importi medi delle fatture non sono elevatissimi ma il volume complessivo è significativo e con i workflow sono in grado di arrivare a tutti. Prima lo sforzo in termini di tempo impiegato anche solo per contattare un cliente e ottenere il pagamento non era minimamente ripagato». Un’esperienza sinora estremamente positiva che potrebbe rivelarsi ancora più proficua: «Al momento non abbiamo ancora adottato altri strumenti estremamente innovativi come la Network Finance e My Network ma ci stiamo pensando anche perché Paghiamoci è stato introdotto qui in azienda in seguito a una mia indicazione che il titolare ha valutato, approvato e condiviso. Siamo desiderosi di usare meccanismi che non solo facilitano ancor di più incassi e pagamenti ma che ti consentono di entrare in un network virtuoso dove farci conoscere e acquisire nuovi clienti e fornitori».

  • I mezzi per consolidare il patrimonio netto

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    I mezzi per consolidare il patrimonio netto

    “Paghiamoci” ottimizza la gestione dei crediti commerciali e migliora il flusso di cassa contribuendo a irrobustire questo parametro. Il patrimonio netto aziendale è l’insieme di risorse appartenenti all’azienda e ai suoi soci fondatori e che possono essere usate in qualsiasi momento al fine di sostenere le attività. Speso all’interno del bilancio queste voci sono indicate come mezzi propri o fondi propri. Ma come è composto il patrimonio netto? Il patrimonio netto è costituito dalle seguenti voci: Rappresenta il capitale conferito, in fase iniziale, da chi ha fondato l’azienda, sia esso il singolo imprenditore o si tratti dell’insieme dei soci. In quest’ultimo caso viene definito capitale sociale. Stabilito nell’atto costitutivo dell’azienda, può aumentare di valore per delibera o subire un’erosione a causa di crisi finanziaria; Si tratta di liquidità utile in situazioni emergenziali ed è formata da accantonamenti di denaro. Le riserve di qualunque natura sono calcolate in percentuale alle passività dell’azienda. Sono i profitti o le eventuali perdite nel corso dell’esercizio. Il valore di questa voce è, quindi, la differenza tra i ricavi delle vendite e i costi di produzione. In questa voce rientrano gli utili (o le perdite) dell’esercizio precedente che vengono conteggiati nel bilancio dell’esercizio in corso. Parte degli utili, infatti, può essere distribuita tra i soci o aggiunta alle riserve; allo stesso tempo, una percentuale delle perdite può essere coperta con la liquidità delle riserve. Tutto ciò che rimane fuori da questi meccanismi viene portato a nuovo, cioè rimandato all’esercizio successivo. Quali sono i vantaggi di un aumento del patrimonio netto? Irrobustire il patrimonio netto ha effetti positivi di vario genere che possono essere riassunti per punti: Il contributo di “Paghiamoci” al rafforzamento del patrimonio netto dell’azienda “Paghiamoci” rafforza il patrimonio netto dell’azienda principalmente attraverso l’ottimizzazione della gestione dei crediti commerciali e il miglioramento del flusso di cassa. Questi obiettivi si raggiungono grazie a: 1. Rafforzamento del cash flow Gli algoritmi di “Paghiamoci” sono in grado di ottimizzare i flussi in entrata e in uscita tra le aziende che stanno all’interno della rete. Questo riduce i tempi di incasso e migliora la liquidità disponibile permettendo di avere più risorse a disposizione. Inoltre riduce la necessità di ricorrere a finanziamenti esterni e migliora la posizione finanziaria netta; 2. Riduzione dei costi finanziari Grazie all’abbattimento dei tempi di incasso e alla gestione ottimizzata dei crediti, le imprese riducono la loro dipendenza da finanziamenti esterni (es. prestiti bancari o linee di credito). Ciò genera una diminuzione dei costi finanziari, che si traduce in un miglioramento del risultato netto e, di conseguenza, del patrimonio netto; 3. Ottimizzazione del capitale circolante netto (CCN) “Paghiamoci” permette di gestire in modo più efficiente il capitale circolante netto, che è la differenza tra le attività correnti e le passività a breve termine. Una gestione ottimizzata di questo parametro significa che l’azienda può mantenere un equilibrio migliore tra crediti, debiti e magazzino, migliorando la liquidità e riducendo il rischio di insolvenza; 4. Miglioramento del rating finanziario Un gestione più efficiente dei crediti e l’irrobustimento del cash flow può portare a un miglioramento del rating finanziario dell’azienda. La conseguenza è l’accesso a condizioni di credito più favorevoli e a tassi di interesse più bassi, elementi che contribuiscono ulteriormente al rafforzamento del patrimonio netto; 5. Supporto decisionale fondato sui dati “Paghiamoci” mette a disposizione strumenti di monitoraggio e analisi dei dati che aiutano le aziende ad assumere decisioni informate sulla gestione finanziaria. Azioni accurate e tempestive che migliora complessivamente la salute finanziaria dell’azienda e incidono positivamente sul patrimonio netto; 6. Riduzione del rischio d’insolvenza Una gestione più efficiente dei crediti e dei flussi di cassa riduce il rischio di insolvenza, migliorando la stabilità finanziaria dell’azienda e rafforzandone il patrimonio netto.