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Tag: Bflows

  • Paghiamoci nella Community Be Smarters

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    Paghiamoci nella Community Be Smarters

    La soluzione tecnologica creata da Bflows tra gli strumenti ritenuti ideali per rafforzare la gestione economica e finanziaria delle imprese. Si tratta di uno tra i 21 obiettivi del network di aziende che è in continua espansione. I dettagli nell’articolo. Oltre 50 imprese, ma il network è in continua espansione, accomunate da medesimi valori nella consapevolezza che l’uso etico della tecnologia può e deve essere alla base della costituzione di un sistema economico inclusivo, antifragile, rispettoso delle persone, in particolare le future generazioni, e dell’ambiente. Sono le caratteristiche della Community Be Smartes di cui fa parte Bflows. Progetto frutto di un processo collettivo e condiviso volto a creare un’economia sana prodotta da persone consapevoli che vivono una vita di soddisfazione, libera e responsabile, rispettosa del pianeta e degli altri. I primi mesi di attività della community, molto intensi, sono stati riassunti nel primo numero della pubblicazione di Smart BUZZ, il magazine di BeSmartes. Mesi che sono serviti a individuare con chiarezza i 21 obiettivi per un mondo migliore in cui si articola il “Programma 2028 – Agiamo insieme per un futuro sostenibile” pensato e sottoscritto dalla rete di partecipanti, ciascuno dei quali è chiamato a contribuire in maniera propositiva e con le proprie competenze e peculiarità alla crescita della comunità. Fra i traguardi da raggiungere da qui al 31 dicembre 2028 c’è la “Sostenibilità economica e finanziaria”. Ogni partecipante della community si impegna a riorientare il proprio modello di business verso pratiche economicamente sostenibili, senza compromettere sistemi ecologici e coesione sociale, attraverso adeguate scelte di acquisto, di investimento e bancarie. In quest’ottica ciascuno utilizza strumenti innovativi per migliorare il proprio flusso di cassa e, in generale, tutta la gestione aziendale. Tra gli strumenti consigliati c’è “Paghiamoci”, la soluzione tecnologica proposta da Bflows e reputata ideale per rafforzare la gestione economico-finanziaria delle imprese aiutandole a raggiungere un equilibrio ottimale. Roberto Spano, presidente di Bflows, ha raccontato in un breve intervento le caratteristiche di “Paghiamoci” che, sin dalla sua nascita, ha incontrato il favore sempre crescente di moltissime pmi italiane rappresentando un elemento di assoluta novità nell’ambito della Supply Chain Finance. La Community Be Smarters, oltre a dotarsi di un programma dettagliato e ambizioso, ha fissato tutte le tappe per l’anno corrente, puntando su networking e formazione, e intende proseguire nella sua opera di allargamento. Per ulteriori informazioni sull’iniziativa, i prossimi appuntamenti consultare il sito dedicato

  • Bflows al “Supply Chain Maturity”

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    Bflows al “Supply Chain Maturity”

    Nel corso del workshop che si è tenuto a Milano di recente, organizzato dall’Osservatorio Supply Chain Finance, sono state illustrate le novità più rilevanti per il settore alla luce del rapporto “Piattaforme digitali e commercio B2B” svolto da Allianz Trade. Tra queste la costruzione di un modello di riferimento sia per le imprese che utilizzano soluzioni di SCF, sia per quelle che le offrono. «La giornata è stata importante perché, da un lato, ha sancito il primo passo verso la costruzione di un modello di riferimento per le imprese che realizzano soluzioni di Supply Chain Finance e, dall’altro, ha posto le basi per una maggiore consapevolezza degli utilizzatori circa il ventaglio di soluzioni presenti sul mercato». È il commento di Roberto Spano, presidente di Bflows, a margine del workshop “Supply Chain Maturity” che si è tenuto nei giorni scorsi a Milano nella sala Consiglio di via Lambruschini. Si è trattato del primo focus verticale sui temi di ricerca dell’edizione 2024/2025 dell’Osservatorio Supply Chain Finance creato dalla School of Management del Politecnico di Milano. Bflows, la fintech che ha realizzato “Paghiamoci” la soluzione basata sulla network finance approccio innovativo nell’ambito della SCF, è tra gli sponsor dell’iniziativa e più in generale tra le aziende attivamente coinvolte nell’attività dell’organismo. Un’occasione sia per fare il punto sulla situazione della SCF in Italia, sia per riflettere sul livello di maturità delle aziende in questo ambito e condividere inoltre le più recenti novità in ambito legislativo. Il tutto all’interno della missione dell’Osservatorio: stimolare e condividere la conoscenza delle soluzioni di Supply Chain Finance soprattutto per ciò che attiene le opportunità di ottimizzazione del capitale circolante e di accesso al credito. A fungere da stimolo, la presentazione del rapporto di ricerca “Piattaforme digitali e commercio B2B. Impatti e tendenze nel mercato italiano” svolto da Allianz Trade. «Dallo studio – sottolinea Spano – emerge che l’interazione con i clienti avviene in modo tradizionale e che l’uso di una piattaforma digitale per la gestione delle relazioni commerciali benché in ascesa è ancora poco diffuso. Le informazioni desumibili sono estremamente preziose perché costituiscono la base per la costruzione di un modello maggiormente efficace, capace di soddisfare le esigenze di tutti gli attori coinvolti: le imprese che offrono soluzioni di SCF e quelle che le utilizzano». Elementi di grande utilità, considerati i numeri. Nel 2024 il mercato del credito di filiera si attesterà su un potenziale di 563-575 miliardi di euro. Questo dato non solo riflette la crescente necessità di soluzioni di finanziamento flessibili ma vuole sottolineare il bisogno urgente di strumenti innovativi per navigare un contesto economico complesso all’interno del quale appena il 25% del monte crediti commerciali risulta servito attraverso soluzioni tradizionali o nuove. Serve quindi un modello efficace, tanto più alla luce di quel 75% non gestito. Le varie opportunità offerte dalla SCF possono giocare un ruolo ancora più centrale, a patto che si risolvano alcune criticità. «Le imprese spesso non sono a conoscenza delle opportunità offerte dal SCF o trovano ostacoli nell’accesso a tali soluzioni. Questo workshop, accompagnato da un’intensa e proficua attività di studi e di stimolo della comunità – conclude Spano – intende proprio agire in tale direzione e colmare il deficit attuale per dare all’SCF la centralità che merita e che può acquisire».

  • La tesoreria aziendale: ruolo e importanza

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    La tesoreria aziendale: ruolo e importanza

    Costituita da più attività, questa funzione è cruciale nella gestione ottimale del cash flow e si rivela essenziale per la salute finanziaria di un’impresa. “Paghiamoci” offre l’opportunità di ottimizzarle e semplificarle. La tesoreria aziendale è l’insieme delle attività previsionali, gestionali e programmatorie attuabili per fare in modo che il flusso di cassa o cash flow, cioè la differenza tra entrate e uscite di un’azienda in un dato lasso temporale sia positivo. Pertanto questo set di azioni permette di ottimizzare i flussi finanziari e monetari all’interno di ogni impresa in modo da scongiurare lo scenario di una crisi di liquidità, ossia l’impossibilità di far fronte agli impegni assunti nel breve e nel brevissimo tempo (es. pagare stipendi ai dipendenti, fatture ai fornitori, mutui alle banche, versamenti agli enti previdenziali) e che compongono le spese correnti. Inoltre è buona norma assicurarsi che in cassa vi siano le risorse per fronteggiare eventuali imprevisti (es. cartelle in seguito ad accertamento, TFR a un dipendente che viene licenziato). Se ciò avviene non solo si garantisce l’operatività quotidiana ma si possono trarre fondi da investire in innovazione senza ricorrere o ricorrendo in misura attenuata a prestiti e finanziamenti. Ma quali sono gli aspetti che caratterizzano una corretta gestione della tesoreria aziendale? Al fine di garantire una corretta gestione della tesoreria aziendale è necessario concentrarsi su tre aspetti: 1- Controllo dei flussi di cassa con il monitoraggio continuo delle entrate e delle uscite dalla cassa aziendale. In tal modo si ha un’istantanea della liquidità disponibile. 2- Analisi previsionale che consiste nella capacità di sapere quali saranno le entrate e le uscite future (settimanali e mensili) anche in relazione ad altri fattori come le scadenze fiscali, così da avere il quadro complessivo in vista di investimenti o di altre attività straordinarie. 3- Attività di risk management che significa conduzione di azioni per la gestione di eventuali eventi avversi non prevedibili capaci di incidere negativamente sull’operatività aziendale (es. crisi economica globale, guerra). Andando ancora più nello specifico chi gestisce la tesoreria deve svolgere le seguenti attività: Ma in che modo “Paghiamoci” aiuta a gestire al meglio la tesoreria aziendale? La gestione della tesoreria aziendale è cruciale sia per l’operatività quotidiana, sia nel contesto della gestione di imprevisti e per quanto attiene la capacità di affrontare investimenti a condizioni più convenienti. “Paghiamoci” offre un aiuto significativo attraverso una serie di strumenti e servizi pensati per ottimizzarla e semplificarla. In successione: Inoltre, partecipando a “Paghiamoci”, entrerai a far parte di una community di imprese che collaborano per migliorare la propria gestione finanziaria, rafforzare le relazioni e costruire connessioni preziose, contribuendo così alla crescita della tua azienda e dell’intera economia.