Supply Chain Finance: la rivoluzione silenziosa nel finanziamento delle imprese italiane

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Un nuovo modo di aiutare le aziende: sostenibile ed efficace. Il punto di vista di Roberto Spano, presidente di Bflows, la fintech che ha creato Paghiamoci, strumento innovativo all’interno della SCF. Il manager ha partecipato al recente convegno sugli sviluppi del settore organizzato dall’osservatorio del Politecnico di Milano.

In un’epoca caratterizzata da incertezze economiche globali, inflazione in aumento e tassi d’interesse in crescita, le imprese italiane si trovano ad affrontare sfide significative in termini di liquidità e accesso al credito. I lavori dell’Osservatorio Supply Chain Finance della School of Management del Politecnico di Milano presentati nel recente convegno “Supply Chain Finance: un nuovo aumento del “tasso” di interesse?” fanno luce sui risultati degli strumenti e delle applicazioni della Supply Chain Finance (SCF).


Il contesto generale
Nel 2023, il mercato del credito di filiera in Italia ha continuato la sua espansione, e per il 2024 si stima un potenziale di 563-575 miliardi di euro. Questo dato non solo riflette la crescente necessità di soluzioni di finanziamento flessibili ma vuole sottolineare la crescente necessità di strumenti innovativi per navigare un contesto economico complesso. Il mercato già servito dagli strumenti di smobilizzo tradizionali e da quelli più innovativi, con soluzioni che spaziano dal factoring all’anticipo fattura, pur evidenziando crescenti adozioni, non superano il 25% del monte crediti commerciale, indicando ampi spazi e soprattutto ampie necessità di altri strumenti di smobilizzi per le aziende.

Tra le varie soluzioni di SCF, il Factoring e l’Anticipo Fattura si confermano le più utilizzate, mantenendo la loro posizione con rispettivamente 60,4 e 54 miliardi di euro. Interessante è la crescita del Reverse Factoring e di strumenti innovativi come la Carta di Credito B2B e l’Invoice Trading, che segnalano un’apertura verso opzioni di finanziamento più agili e tecnologicamente avanzate.

L’aumento dei costi di finanziamento, dovuto all’innalzamento dei tassi d’interesse, mette in luce il ruolo cruciale del SCF. Quest’ultimo offre alle imprese, specialmente alle PMI, un’ancora di salvezza, consentendo di finanziare il capitale circolante e migliorare la liquidità attraverso le relazioni di filiera. L’adozione di queste soluzioni rappresenta un passo avanti significativo verso la resilienza finanziaria.

Nonostante il suo successo, il Supply Chain Finance nasconde ancora un vasto potenziale inespresso, particolarmente tra le piccole e medie imprese (PMI). Queste ultime, infatti, spesso non sono a conoscenza delle opportunità offerte dal SCF o trovano ostacoli nell’accesso a tali soluzioni. L’educazione finanziaria e l’assistenza personalizzata diventano quindi aspetti fondamentali per sbloccare il vero potenziale del SCF e guidare le PMI verso un futuro finanziario più stabile con un ventaglio di strumenti più ampio ed in grado di adeguarsi alle necessità mutevoli di circolante.


L’evoluzione verso la Network Finance e il ruolo di Bflows
Un aspetto cruciale dell’evoluzione del Supply Chain Finance è il concetto emergente di Network Finance, che rappresenta un’evoluzione naturale del SCF, estendendone i principi a una rete più ampia di stakeholder finanziari e commerciali. In questo panorama, soluzioni come Bflows stanno emergendo come pionieri, offrendo piattaforme che facilitano l’interazione tra diverse entità finanziarie e commerciali per ottimizzare il flusso di capitali lungo l’intera catena di approvvigionamento. Bflows, in particolare, si distingue per la sua capacità di integrare in modo fluido le informazioni finanziarie e commerciali, permettendo alle aziende di tutte le dimensioni di accedere a finanziamenti più vantaggiosi e di gestire più efficacemente le proprie esigenze di liquidità. L’adozione di strumenti come Bflows non solo potenzia le capacità finanziarie delle imprese ma inaugura anche una nuova era di collaborazione e trasparenza, sottolineando l’importanza di soluzioni inedite capaci di aiutare le imprese a superare le sfide economiche odierne.


Conclusione
Il Supply Chain Finance si conferma pertanto un alleato prezioso per le imprese italiane, offrendo soluzioni flessibili per superare le sfide finanziarie in tempi incerti. L’importanza di continuare a esplorare e supportare l’evoluzione del SCF, insieme al potenziale rivoluzionario della Network Finance e di piattaforme come Bflows, evidenzia una direzione chiara per l’economia italiana: verso un ecosistema finanziario più integrato, antifragile e accessibile a tutti i livelli imprenditoriali.

Le innovazioni nella Network Finance e il ruolo specifico di queste evoluzioni permettono di immaginare e plasmare il futuro dei finanziamenti aziendali in modo sempre più inclusivo e efficiente.

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